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OPERE VIDEO “Coreografie del tempo. Un’indagine in sei tappe”

Progetto a cura di Susanne Franco

In collaborazione con Memory in Motion. Re-Membering Dance History (MNEMEDANCE, Università Ca’ Foscari Venezia, 2019-2022)

Opere di: Marco D’Agostin, Silvia Gribaudi, Jacopo Jenna, Matteo Maffesanti, Masako Matsushita, Camilla Monga, Alessandro Sciarroni

L’IIC presenta una serie di sei opere video appositamente realizzate da altrettanti artisti contemporanei italiani, che indagano come la coreografia in dialogo con il linguaggio filmico organizza il tempo per farci riflettere sul rapporto tra passato, presente e futuro. Ciascun artista ha creato un’opera video di circa 25’ che corrisponde a una tappa di questa indagine sul tempo in forma coreografica partendo dall’idea che la danza non è effimera e non svanisce nel momento in cui è stata eseguita, ma lascia tracce della sua esistenza. Queste opere raccontano dove trovare queste tracce, ma anche come si eredita e si trasmette la danza e, infine, come si può preservarla e custodirla nel tempo. In questo periodo ancora profondamente segnato dalla pandemia la presenza di danzatori è diventata problematica, e questa serie di opere video rappresenta una soluzione alternativa per attirare l’attenzione su quest’arte.

Le due serate presso il museo MMOMA si terranno nell’ambito della Settimana del Contemporaneo che inizia il giorno 6 dicembre, facendo da apertura e chiusura dell’iniziativa. Durante ciascuna serata verranno proiettati tre video e anche un video-saluto dalla curatrice del progetto.

Imitation is the Sincerest Form of Flattery

con: Jacopo Jenna, Roberto Fassone e Ramona Caia

concezione, riprese e montaggio video: Jacopo Jenna

Jacopo Jenna indaga, a partire dal pensiero di René Girard, secondo cui il processo di apprendimento avviene per imitazione, esplora le modalità di trasmissione della danza e della sua storia tramite i gesti e i movimenti che incorporiamo più o meno consapevolmente. Con la danzatrice Ramona Caia e l’artista visivo Roberto Fassone, Jenna inanella immagini e immaginari che danno forma a nuove temporalità e fanno spazio ad altri racconti della memoria.

Graces Heritage

creazione e ideazione: Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti

con: Silvia Gribaudi, Andrea Rampazzo, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Rosaria Vendittelli e il coinvolgimento di comunità locali

riprese e montaggio video: Matteo Maffessanti

Silvia Gribaudi smembra e ricompone il suo recente spettacolo GRACES (2018) dedicato a Le Tre Grazie di Antonio Canova per rintracciare l’eredità di quest’opera e dei concetti che veicola nei corpi di oggi. Con l’ironia che la contraddistingue, Gribaudi, i danzatori Andrea Rampazzo, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, e l’artista Rosaria Vendittelli ripensano ed espandono il concetto di patrimonio coreutico, di memoria culturale e di canone.

The Years

concezione e regia: Alessandro Sciarroni

montaggio video: Matteo Maffesanti

Alessandro Sciarroni costruisce una coreografia di immagini rileggendo alcune sue recenti creazioni, tra cui Folk-s (2012) e Save the last dance for me (2019), che hanno fatto tesoro di danze folkloriche e sociali per conservarne la tradizione trasformandola e che ha, a sua volta, ha tramesso a danzatori di altre compagnie perché vivano in altri corpi e in altri luoghi nel loro viaggio attraverso il tempo.

Ingresso libero previa registrazione: https://mmoma.timepad.ru/event/1853071/

NB! QR-code obbligatorio per accedere al Museo.