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“La villa veneziana del Rinascimento, o la vita in campagna ai tempi di Tintoretto, Tiziano e Veronese”

Conferenza di Ekatrina Igošina

Sin dai tempi antichi la gente di città aveva un grande desiderio di vivere in mezzo alla natura. Nel Medioevo, però, la moda di vivere in campagna è stata dimenticata per vari secoli. Il recupero del modello classico di vita in solitudine nella campagna selvaggia come ozio intelettuale è stato avviato alla fine del Trecento dal poeta Petrarca. Dal 1420 sul territorio della Serenissima sono apparse le prime residenze di campagna destinate ad essere luoghi di incontri per i nobili di cultura che si dedicavano allo studio dell’antichità e dell’umanesimo. Ma la vera fioritura della cultura delle ville veneziane del Rinascimento ha avuto luogo tra la seconda metà e la fine del Cinquecento. Proprio in quel periodo sul territorio racchiuso tra la laguna Adriatica e le Dolomiti è nato un fenomeno particolare che ha unito due aspetti culturali dell’antichità – la villa suburbana e la villa rustica. Il creatore della tipologia architettonica della villa veneta nella sua versione classica è stato l’architetto Andrea Palladio (1508-1580). È stato proprio lui a proporre le due tipologie della casa di campagna per i nobili veneziani – la villa-fattoria e la villa tempio.

È difficile immaginare una villa del Cinquecento senza gli affreschi. Le basi per questi affreschi sono delle schede create apposta per ogni ciclo pittorico. L’esempio classico della sintesi dell’architettura e della decorazione programmata della casa di campagna del nobile del Cinquecento sono gli affreschi creati da Paolo Veronese nella villa Barbaro (Maser, Treviso) costruita da Andrea Palladio.

Ekaterina Igošina è storico d’arte, Responsabile della Biblioteca scientifica del Museo Puškin

La conferenza avrà luogo il 29 giungo presso il Centro “Musejon” del Museo delle Belle Arti “A.S. Pushkin” (Kolymazhnij per. 6/2, str. 1)

Ingresso su biglietto

 

  • Organizzato da: Centro "Musejon"
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura