Conferenza di Claudio Strinati
Raffaello Sanzio è stato il figlio di un pittore, Giovanni Santi, che era nello stesso tempo uno scrittore e uno storico dell’arte. Giovanni Santi è ricordato sia come autore di opere pittoriche notevoli, sia come uomo di corte, collaboratore importante dei Signori di Urbino, sua patria, sia come intellettuale.
Per Raffaello questo padre fu un modello molto ammirato, tanto è vero che quando poi, divenuto a sua volta un artista celebre e un intellettuale di punta della corte papale, Raffaello fu amico intimo di Baldassarre Castiglione, ambasciatore e consulente di primo piano della Curia papale, teorico di quella figura del “ cortigiano” incarnata in modo perfetto dal padre di Raffaello molti anni prima.
Fu Giovanni Santi a introdurre il giovanissimo figlio nella sua bottega illustre, che Raffaello ereditò alla morte del padre quando aveva appena dodici anni. Ma attraverso Giovanni Santi Raffaello potè conoscere i più grandi maestri del suo tempo, soprattutto due: Perugino e Pintoricchio, e cominciò la sua carriera affiancando appunto quei due grandi maestri per poi emanciparsi completamente quando arrivò a Roma per lavorare nelle Stanze vaticane. La mia conversazione vuole raccontare questa storia.
Claudio Strinati è uno storico dell’arte, esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento. Ha ideato e organizzato importanti mostre d’arte, in Italia e all’estero, dedicate, tra gli altri, a Sebastiano del Piombo, Caravaggio e ai caravaggeschi, Raffaello, Tiziano, Tiepolo, anche una mostra dedicata al 400mo anniversario della morte di Caravaggio. Soprintendente per il Polo museale romano dal 1991 al 2009. Come divulgatore di storia dell’arte ha condotto alcune trasmissioni televive.
La conferenza si terrà il 23 novembre alla ore 19.00 presso la sala conferenze della Tenuta del principe Golitsyn (Ul. Volkhonka, 14, edificio 5)
Ingresso su biglietto per la conferenza