di Francesco Rosi
NELL’AMBITO DEL V EDIZIONE DEL FESTIVAL “DA VENEZIA A MOSCA”
Il film è ambientato a Napoli, che però viene nominata per la prima e unica volta dopo trenta minuti dall’inizio del film (DVD 30:21), ma la realtà può essere quella di una qualsiasi città italiana: non a caso, pur trattando un argomento come gli abusi edilizi non viene mai citata la Camorra.
All’inizio un uomo osserva il paesaggio, indica i palazzi sullo sfondo e dice ai suoi collaboratori che la città si sta espandendo in una direzione, quella stabilita dal piano regolatore. Sono su un terreno ad uso agricolo, e l’idea è quella di comprare la terra, far modificare il piano regolatore per poi iniziare le costruzioni, ottenendo così un profitto del 5000 per cento. L’uomo che parla è Edoardo Nottola (Rod Steiger).
Questi è un personaggio spregiudicato che ricopre un doppio ruolo, in quello che è un macroscopico conflitto d’interessi. Egli è allo stesso tempo costruttore edile e consigliere comunale, per meglio pilotare i suoi progetti di speculazione edilizia che cambierà per sempre il volto della città. Dopo il crollo di un palazzo fatiscente, la cui demolizione è opera dell’impresa di Nottola – con un solo muro in comune con un altro edificio ancora abitato -, due operai muoiono e un bambino resta ferito e subisce l’amputazione delle gambe…