Proiezione del film muto del 1913, regia di Alberto Degli Abbati, nell’ambito della mostra “Venezia panoramica. La scoperta dell’orizzonte infinito”, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, Venezia.
Questa pellicola è stata restaurata dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2018 su iniziativa dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini nel contesto degli studi sul teatro di Lyda Borelli promossi dallo stesso Istituto a partire dal 2017.
Sull’onda del successo della prima interpretazione cinematografica in “Ma l’amor mio non muore!”, Lyda Borelli torna a lavorare con Mario Bonnard interpretando la giovane aviatrice Lyda. Caratterizzato da bellissimi esterni veneziani, il film è un grandissimo successo anche grazie alla tipologia di donna interpretata da Lyda Borelli, aderente all’immagine che l’attrice aveva costruito di sé. I critici del tempo sottolineano la connessione tra la Lyda aviatrice e la diva Lyda Borelli, ipotizzando che la baronessa De Rege, autrice del soggetto, si fosse ispirata nella creazione del personaggio proprio alla sua figura di donna emancipata, appassionata di volo e di motori, ma anche seducente danzatrice e donna fatale.
La sonorizzazione dal vivo del film è stata realizzata dall’Istituto Italiano di Cultura con la partecipazione del pianista e organista Filipp Celtsov. Filipp Celtsov, dal 2012 si occupa della sonorizzazione dal vivo del cinema muto, ha partecipato a numerose proiezioni di film e festival in Russia e all’estero.
Registrazione audio e montaggio audio-video: Dmitrij Smirnov e Aleksandr Lim.
Ingresso gratuito, è necessario prenotare la visita