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Vangelo

Il primo “Vangelo” di Pippo Delbono è uno spettacolo teatrale con i suoi artisti della troupe di Modena. Il film omonimo racconta di un’altra sua libera interpretazione di soggetti biblici: in un paesino del Piemonte, nel centro per immigrati illegali che aspettano la sentenza del tribunale.

Delbono si è recato in questo ambiente nel periodo più duro della sua vita: la perdita della madre gli ha provocato problemi di salute, ha quasi perso la vista ed è caduto in una depressione profonda. Ma le conversazioni con i giovani profughi, portatori di una forza arcaica e naturale, hanno avuto il potere di guarirlo.

Pippo Delbono è un regista insolito che ha fatto sia del teatro che del cinema una sorte di confessionale privato. Nel 2016 ha elaborato 2 opere molto diverse tra di loro: uno spettacolo e un film con lo stesso titolo di “Vangelo”. Tutte e due rappresentano la risposta del regista alla madre defunta, l’esecuzione delle sue ultime volontà: prima di morire ha chiesto a Pippo di mettere in scena il Vangelo. “Ma come? Non credo neanche in Dio!” – dice Delbono dallo schermo. Però crede nell’amore, e questo è più importante di qualsiasi fede religiosa.