Conferenza del Prof. Massimo Capaccioli
L’universo è immenso, antichissimo e forse eterno, misterioso, violento, affascinante. La sua contemplazione, o il solo pensarlo, evocano in noi ancestrali paure, dubbi esistenziali e il bisogno del soprannaturale: un leopardiano “naufragar” della mente a cavallo tra terrore e attesa. Eppure il “cosmos”, l’ordine universale, è la sintesi ultima di un pensiero fisico laico e matematico, libero dalle emozioni così squisitamente umane. Una contraddizione che racchiude in sé la tortuosa essenza della cosmologia, della “scienza del tutto” che nutre ed è nutrita da tutte le altre scienze ma anche dal pensiero metafisico, dai valori etici e dal gusto per il bello che noi pretendiamo debba appartenere anche alla natura.
La conversazione ci porterà a conoscere queste diverse facce dell’universo, con il concorso di immagini del cielo e di interpretazioni artistiche dell’animo umano e delle sue paure. Visiteremo il cielo nelle profondità dello spazio e del tempo, coscienti come Kant che l’essere che scruta il cielo sopra sé contempla una legge morale dentro di sé.
La conferenza si terrà il 15 ottobre 2016 alle ore 19.00 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca (M. Kozlovskij per., 4, str. 1)
In lingua italiana con traduzione consecutiva in lingua russa, ingresso libero.