L’11 ottobre il Museo-tenuta “Tsaritsyno” insieme all’Istituto Italiano di Cultura di Mosca e al Dipartimento di Storia dell’arte della Facoltà di storia dell’Università Statale di Mosca organizza il convegno “Venezia in Russia: esperienze di ricerca sull’arte veneziana e sul patrimonio culturale” in occasione della mostra “Sotto la maschera di Venezia” tenutasi dal 27 aprile al 29 agosto.
Il convegno si rivolge a ricercatori, curatori di collezioni museali, giovani studiosi e dottorandi che studiano l’arte e la cultura di Venezia nei secoli XV-XVIII.
Gli argomenti principali del convegno:
- questioni di restauro e attribuzione di opere d’arte veneziana in collezioni italiane e nazionali;
- l’arte veneziana nelle collezioni russe;
- l’arte veneziana nella storiografia russa;
- “Veneziani in Russia”: storie di italiani che hanno visitato la Russia nei secoli XV e XVIII e hanno lasciato un segno nella cultura russa.
Il convegno si terrà online sulla piattaforma Zoom e sarà trasmessa in streaming su Youtube. La registrazione delle relazioni sarà pubblicata sul sito web del museo.
Al convegno verrà presentato un intervento dal titolo “Giovanni Battista Perucchini, mediatore d’arte e d’artisti tra Russia e Italia” (in russo) della slavista e musicologa Anna Giust.
Erede di una famiglia nobile dell’entroterra veneziano, Giovanni Battista Perucchini (1784 – 1870) fu al centro di un network che fu parte del sistema produttivo del teatro musicale. In questo contributo verranno messi in luce alcuni dei rapporti personali che egli instaurò con esponenti dell’aristocrazia russa, che contribuirono alla mobilità di professionalità e beni legati al mondo delle arti, a partire da scambi di natura amicale, fino a contatti finalizzati alla distribuzione delle sue ariette da camera, a richieste incentrate sulle commissioni di opere d’arte (figurativa) e alla possibilità di situare artisti sulle piazze musicali russe.
Anna Giust insegna lingua e letteratura russa all’Università di Verona. Si occupa di opera come veicolo di interpretazione della storia della cultura russa nei suoi rapporti con la cultura europea, nonché di ricezione dell’opera italiana e francese e di mobilità degli artisti verso la Russia. È autrice di due monografie e di diversi articoli sul teatro musicale russo dal Settecento al Novecento.