SPETTACOLO DELLA COMPAGNIA TEATRALE SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO
NELL’AMBITO DEL VII FESTIVAL INTERNAZIONALE “SOLO”
Tornare a Giulio Cesare, spettacolo della Societas Raffaello Sanzio andato in scena per la prima volta nel 1997, non significa assecondare la nostalgia o la seduzione dell’autocitazione.
I discorsi di “…vskij” e Marco Antonio si fronteggiano ora come due nuclei vivi. Sono pezzi staccati come qualcosa che si riferisce a un tutto ma che, al contempo, lo supera in funzione. Sono immagini icastiche di quel dramma della voce, alle prese con il potere ammantato dalla forza della parola. La topologia del dire (dell’attore), incistato nel linguaggio e nelle sue macchine, la sua compromissione con la retorica, si inscrivono in una polarità che ha la forma del calco e dell’impronta. Al centro c’è il corpo con i suoi organi locutori, in ruolo di spicco.