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La storia del cinema italiano

Vsevolod

Prima della fondazione di Hollywood tutto il mondo guardava al cinema italiano. All’inizio del Novecento l’Italia, la Francia e la Danimarca erano considerate le principali potenze cinematografiche mondiali. Seguiranno la rivoluzione neorealista e l’epoca dei “grandi” del cinema: Fellini, Visconti, Antonioni e Pasolini.

Nel corso del Novecento il cinema italiano ha attirato l’attenzione del pubblico. Quali capolavori racchiude la storia del cinema italiano? Con chi dei grandi autori dialogano i registi contemporanei? In che modo il cinema italiano ha influenzato la produzione del cinema mondiale? A queste ed altre domande risponderà durante le sue conferenze Vsevolod Koršunov, storico d’arte, docente del VGIK e della Scuola del cinema di Mosca e co-conduttore del podcast “In primo piano” sul portale Kinopoisk.

Programma

5 marzo, ore 19.00 

  1. Le dive, i carri, i telefoni bianchi: il cinema italiano della prima metà del Novecento

È vero che la storia del cinema italiano comincia con l’arrivo di un treno alla stazione di Milano? Chi fu il primo personaggio sullo schermo e di che cosa parlava il primo film di finzione? Cosa sono il peplum, il divismo, il calligrafismo? Daranno le risposte a queste ed altre domande nel corso della prima conferenza del ciclo “La storia del cinema italiano”.

20 marzo, ore 19.00

  1. Le periferie, i poveri, i ladri di biciclette: il Neorealismo italiano”.

Perché il Neorealismo è considerato la prima rivoluzione nel cinema del dopoguerra? A cosa è dovuto lo straordinario successo internazionale dei film italiani degli anni ‘40-’50, realizzati con un budget da quattro soldi, senza star del cinema, con la partecipazione di attori non professionisti? Chi viene chiamato “la madonna del Neorealismo”? Cos’è il neorealismo rosa?

27 marzo, ore 19.00

  1. La caduta degli dei, l’eclissi dei sentimenti, l’adattamento cinematografico dei sogni: i grandi maestri del cinema italiano degli anni ‘50-‘70”.

Chi sono “i grandi maestri del cinema”? Cos’è il fantarealismo? Chi viene chiamato “Chaplin in gonnella”? Perché gli assistenti di Antonioni ricoloravano l’erba e Fellini pretendeva che nello studio cinematografico fossero ricostruite vere strade e vere piazze? Perché Visconti, che apparteneva a una famiglia nobile, girava film sui poveri,  e  Pasolini, invece, che era ateo, si è messo a fare un adattamento cinematografico del Vangelo?

5 aprile, ore 19.00

  1. “Gli anni di piombo, i piccoli maestri, la grande bellezza: il cinema italiano della fine del Novecento – inizio del ventunesimo secolo”.

Perché gli anni ‘70-’90 sono stati un periodo di crisi per il cinema italiano? Quali idee affermava il manifesto di Pesaro? Chi sono “i piccoli maestri”? Chi tra i registi contemporanei ha inventato il suo proprio “dialetto cinematografico”? “Il racconto dei racconti” e “la grande bellezza” salveranno il mondo?

È necessaria la prenotazione a questo link.