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“Mimmo Jodice. Trasformazioni dello sguardo”

Mostra fotografica di Mimmo Jodice nell’ambito della “FOTOBIENNALE 2018”

A cura di Olga Sviblova

Mimmo Jodice è una figura centrale nella storia della fotografia mondiale. I suoi lavori, nei quali la modernità si coniuga alla classicità, sono caratterizzati da un forte elemento emotivo e da una intensa energia,. Nell’esposizione al MAMM saranno presentate tre serie fotografiche: “Attesa”, “Eden” e “Transiti”.

Nella serie “Attesa” Mimmo Jodice riflette sulla relatività delle categorie tempo e spazio. Gli oggetti, estrapolati dal loro abituale contesto, risultano, per scelta del fotografo, cristallizzati nel passato o nel futuro. Gli essenziali scatti in bianco e nero chiamano lo spettatore nella nuova dimensione dell’attesa che si trova al di là delle coordinate spazio-temporali.

La seria “Eden” è un racconto sulla tentazione, sul desiderio, sulla violenza, sulle passioni sfrenate, sulle pieghe oscure e segrete della coscienza umana. “Questi scatti inquietanti sono come dei sensori. Permettono di osservare con occhi privi di pregiudizio oggetti inanimati e innocenti, che tuttavia esercitano su di noi un potere arcano e straordinario. Fissando sulla pellicola casuali visioni nelle quali mi capitava di imbattere per strada e nelle vetrine dei negozi, ho creato una natura morta, sorta di metafora e presagio della fine della capacità libera, empirica di sentire l’autentica natura delle cose. La serie “Eden” è il sorriso di un vizio nascosto”, scrive Mimmo Jodice.

La serie “Transiti” è un dialogo sui generis tra i personaggi ritratti nelle tele di grandi pittori italiani che Mimmo Jodice ha fissato nel suo obiettivo visitando il Museo Capodimonte di Napoli, e i ritratti di napoletani scattati dal fotografo per le vie della città. Queste immagini hanno dato vita a dittici e a polittici.

Unendo le immagini Mimmo Jodice ha posto l’accento su gesti, mimica e tratti del volto che accomunano pitture e fotografie sottolineando con ciò quanto poco sia cambiato l’uomo negli ultimi cinquecento anni.

Domenico “Mimmo” Jodice (Napoli, 24 marzo 1934) è un fotografo italiano. Nato nel Rione Sanità, si avvicina alla fotografia negli anni ’50. Negli anni ’60 le prime esposizioni con Lucio Amelio e le collaborazioni con, tra gli altri, Andy Warhol, Sol LeWitt, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Alberto Burri. Dal 1970 al 1994 ha insegnato fotografia all’Accademia di belle arti di Napoli. Nel 1970 la sua prima mostra nazionale Nudi dentro cartelle ermetiche alla galleria il Diaframma di Milano, con presentazione di Cesare Zavattini.
Negli anni successivi si susseguono le mostre personali nei musei di tutto il mondo: Philadelphia Museum of Art 1995; Maison Européenne de la Photographie 1998; Museo di Capodimonte 1998; Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea 2000; Massachusetts College of Art and Design 2001; Moscow House of Photography 2004; Museu de Arte de São Paulo 2004; MART 2004; Bassano Fotografia 2013. Nel 2001 la Galleria d’Arte Moderna di Torino gli ha dedicato un’esauriente Retrospettiva 1965/2000.
Nel 2003 è il primo fotografo a ricevere il Premio “Antonio Feltrinelli” dell’Accademia nazionale dei Lincei. Nel 2006 l’Università Federico II gli conferisce la Laurea Honoris Causa in Architettura. Nel 2007 espone alla Fondazione Forma di Milano l’importante retrospettiva “Perdersi a guardare – Trenta anni di fotografia in Italia” che verrà poi esposta l’anno successivo ad Arles e di cui l’Editore Contrasto pubblica il libro omonimo in italiano, inglese e francese. Il museo d’arte contemporanea di Napoli (MADRE) nel 2016 decide di dedicare una grande retrospettiva sul lavoro del fotografo.

La mostra sarà aperta dal 18 maggio al 30 agosto presso il MMAM (Ostozhenka, 16)

Ingresso su biglietto

  • Organizzato da: MMAM
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura