Mostra fotografica di Polina Shestakova
Questa mostra inaugura un ciclo che accompagna la serie di conferenze gastronomiche di Anatolij Ghendin sulle seguenti regioni d’Italia: Valle d’Aosta, Puglia, Veneto, Campania.
L’appartenenza ad un particolare borgo o cittadina e il senso di orgoglio espresso dagli italiani che rispondono alla domanda: “Di dove sei?” si contrappone al sentire comune russo. La maggioranza risponde alla stessa domanda dicendo che viene da Mosca o da San Pietroburgo, come se non ci fosse altro. L’orgoglio delle proprie radici anima il desiderio di confrontarsi sul ritmo rilassato di questi mille e mille paesi italiani raccontando per esempio come si preparano certi piatti. Un’Italia meno turistica mostra il suo quotidiano immergendoci nel suo fascino di Bel paese.
La prima mostra del ciclo è dedicata alla Valle d’Aosta, la regione più piccola d’Italia. Con circa 130 mila abitanti è più piccola di Perovo (uno dei sedici quartieri ad est del centro di Mosca). Però, la Valle d’Aosta, con la sua storia che comincia prima dell’Impero Romano, quando era abitata dalla popolazione celtica, può stupire per tanti motivi: sapori, leggende, mestieri in via di estinzione, borghi medievali e una natura mozzafiato. Viene chiamata la “terra dei Quattro Quattromila”, per la presenza del Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso. Quando non sono completamente coperti dalla neve, sembrano cosparsi di zucchero a velo.
Polina Shestakova è nata a Mosca. Dopo anni di lavoro in area finanza, decide di cambiare tutto e dedicarsi a quello che veramente ama e si iscrive alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano per studiare fotografia. Polina ha partecipato a mostre collettive e concorsi fotografici internazionali. Le sue foto sono pubblicate su libri e riviste in tutto il mondo.
L’inaugurazione della mostra si terrà il 19 febbraio alle ore 18.30 presso L’Istituto Italiano di Cultura a Mosca (Malyj Kozlovskij per., 4/1). A seguire la mostra sarà la conferenza di Anatolij Ghendin sulla cucina della Valle d’Aosta.
La mostra è aperta al pubblico nei giorni feriali, dalle 13.00 alle 17.30, ingresso libero.