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10 corti in giro per il mondo

Il 26 e il 27 novembre alle 16.00 tutti gli iscritti al nostro sito riceveranno i link con accesso alle proiezioni. L’accesso sarà aperto fino alle 22.00 del 29 novembre.

UNA MODERNITÀ FRAGILE

Una nuova era porta nuove sfide, trasformando la coscienza globale e stabilendo una nuova gerarchia di valori. L’attuale pandemia non ha soltanto unito l’umanità di fronte alla minaccia universale, ma ci ha anche costretto a rimanere con noi stessi e con i nostri cari, a cambiare il punto di vista dall’esterno all’interno. I 2 blocchi del programma di 10 cortometraggi italiani, girati prima dell’attuale crisi, appaiono del tutto attuali proprio perché indagano le linee di intersezione tra il piccolo e il grande, il privato e il collettivo, il microcosmo e il macrocosmo, che prendono nuove forme nel nostro tempo mutevole e instabile.

Blocco I

Le persone e le storie

Oggi il mondo sta entrando nell’era di una nuova sincerità. Il valore di ogni singola esperienza esistenziale diventa più rilevante, così come il significato della memoria privata e l’unicità delle voci personali. Il mondo è costituito da persone, e le persone sono storie. Condividerle è una possibilità inestimabile, perché conoscere gli altri significa avvicinarsi a se stessi. I film inclusi in questo blocco toccano l’umanità più profonda dei personaggi di cui raccontano. Senza puntare a una riflessione di carattere generale, queste piccole narrazioni che rivelano esperienze intime echeggiano nello spazio collettivo delle storie di vita. La crescita e l’amicizia (Veronica non sa fumare), il primo amore e la scoperta della sensualità (Amateur), la ricerca di sé stessi in questo mondo e la relazione con la famiglia (Manica a Vento), la vita e la morte sono argomenti profondamente personali ma allo stesso tempo eterni e universali.

Blocco II

La storia e le persone

Qualunque sia il loro valore, i destini privati si sviluppano sullo sfondo di una storia imprevedibile e dinamica. I film del secondo blocco mostrano l’inesorabilità di questo movimento, costringendo l’uomo ad adattarsi alle circostanze esterne e ad accettare le regole del gioco globale, che non dipendono da lui. Il desiderio di un mondo senza Internet, in cui regnavano le arti classiche (Lella, Quando la banda passò), fa rima con le minacce ultramoderne di sviluppo tecnologico (Senza tenere premuto).

Le preoccupazioni del futuro possono assumere la sembianza di una distopia femminista (Il fagotto).

Addirittura i muri conservano qualche memoria (Il Muro Bianco), diventando ostili all’uomo. Il cinema offre l’opportunità di dare voce all’inquietudine della nostra epoca e di ripensare l’ansia sotto forma di riflessione artistica.

In lungua italiana con sottotitoli inglesi.