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“Cinquecento anni dalla morte di Perugino e Signorelli”

markova ital
Il Rinascimento nasce a Firenze all’inizio del XV secolo, ma già verso la metà le idee dell’umanesimo e i nuovi principi artistici si diffondono alle principali regioni del centro e del nord d’Italia. Un ruolo particolare svolgono in questo l’Umbria e le Marche: qui sorgono importanti centri di cultura rinascimentale, nei quali operano grandi artisti dell’epoca. Urbino fu uno di questi: il conte Federico da Montefeltro, famoso guerriero e condottiero, riunì alla sua corte molti artisti e scienziati, tra i quali il grande pittore Piero della Francesca, autore di un trattato di matematica. Alla corte urbinate lavorò anche Giovanni Santi, padre di Raffaello, che morì quando il figlio aveva solo 11 anni. Fece tuttavia in tempo, secondo quanto è stato tramandato, a indirizzarlo nella bottega di Pietro Perugino a Perugia. Lì Raffaello compie i primi passi nella pittura, e all’inizio del XVI secolo, a vent’anni, giunge nella culla del Rinascimento, Firenze, dove erano già attivi Leonardo e Michelangelo. Le tre lezioni qui proposte intendono mostrare l’opera di Signorelli e del Perugino nel contesto di unepoca che segna il passaggio dal Primo all’Alto Rinascimento.

Gli anni passati a Firenze, la conoscenza delle opere di Leonardo da Vinci e di Michelangelo, sono una tappa importante nell’evoluzione artistica di Raffaello. Il suo nome acquista un’ampia notorietà, egli inizia a ricevere importanti committenze e a godere del favore di personaggi influenti. È però solo a Roma che il genio del Maestro si manifesterà appieno. Nel 1508 Raffaello riceve dal papa Giulio II l’invito a recarsi a Roma per affrescare i suoi ambienti privati, le cosiddette Stanze. Da quel momento la vita e l’arte di Raffaello sono legate a Roma, dove riceve l’incarico di architetto capo, prendendo il posto del Bramante. Oltre agli affreschi, Raffaello esegue un gran numero di opere pittoriche da cavalletto per committenti privati e religiosi, tra i quali spicca la celebre “Madonna Sistina”. Raffaello, in questo e in altri lavori dipinti a Roma, elabora in via definitiva i principi fondamentali dello “stile romano”, che è poi divenuto il linguaggio artistico dell’Alto Rinascimento. Nell’arco della sua breve vita – durata solo trentasette anni – Raffaello divenne uno degli artisti più ricchi e acclamati del suo tempo. Nelle sue opere sono incarnati gli alti ideali dell’umanesimo rinascimentale: l’artista è riuscito a coniugare l’idea eterna di bellezza risalente all’antichità con la nuova concezione cristiana del mondo.

Conferenze:

 25 ottobre (mercoledì), ore 19.00

“Urbino – Perugia: la nascita del Rinascimento Classico”.

 8 novembre (mercoledì), ore 19.00

“Raffaello e Firenze”.

 22 novembre (mercoledì), ore 19.00

“Raffaello a Roma e il pieno Rinascimento”. E’ necessaria la prenotazione a questo link.

Viktoria Emmanuilovna Markova è ricercatrice capo del Museo Statale di Belle Arti Puškin, curatrice della collezione di pittura italiana del museo, professore di Storia dell’Arte italiana, insignita di varie onorificenze della Federazione Russa, uno dei maggiori esperti mondiali del Rinascimento italiano e del periodo barocco. È autrice di un catalogo in tre volumi di tutte le opere di pittura italiana conservate nel Museo Statale di Belle Arti e di oltre duecento pubblicazioni. Ha curato una serie di importanti mostre e progetti, tra cui: “Caravaggio”, “Caravaggio e i suoi seguaci”, “Da Tiepolo a Canaletto e Guardi”, “Venezia rinascimentale. Tiziano, Tintoretto, Veronese. Dalle collezioni italiane e russe”, “Giorgio Morandi. 1890-1964”, “Ospiti da Napoli. Artemisia Gentileschi e i contemporanei. Dal Museo di Capodimonte e dal Museo Statale di Belle Arti”, “Raffaello. Poesia dell’immagine” e altre. Si è occupata in particolare  dello studio e della pubblicazione di dipinti di artisti italiani conservati in musei e collezioni private in Russia. Grazie al suo lavoro, molte opere hanno ricevuto una corretta attribuzione, sono entrate nel circuito scientifico mondiale e sono state esposte in varie mostre. Da molti anni il Museo Statale di Belle Arti Puškin intrattiene una stretta collaborazione con i musei italiani, grazie alla quale è stato possibile esporre capolavori di maestri italiani che hanno influito profondamente sulla storia della pittura mondiale. Per il suo lavoro Viktoria Markova ha ricevuto due onorificenze dal Presidente della Repubblica Italiana: Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia e Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia.